contratto di opzione e menzioni fiscali obbligatorie



Not. Alberto Spina,

aspina@notariato.it

25.01.2002

 

Il contratto avente ad oggetto la concessione del diritto di opzione per l'acquisto di un terreno con soprastante fabbricato produce, senz'altro, effetti obbligatori e non reali.

 

Tuttavia, approfondendo le varie problematiche, ho trovato una sentenza della Cassazione, risalente al 1983, secondo cui il contratto deve contenere l'intero regolamento negoziale e tutti  elementi essenziali del contratto da concludersi, in modo che la successiva accettazione consenta l'immediato perfezionamento di quest'ultimo.

 

E’ necessario inserire in atto tutte le dichiarazione urbanistiche e fiscali previste a pena di nullità e che, peraltro,  vanno rese dal proponente  (il quale, concluso il contratto, se ne va in Australia e non sarebbe certo disposto a tornare al momento  dell'accettazione per rendere le dichiarazioni)?

 

 



Not. Giuseppe Pappalardo

gpappalardo@notariato.it

25.01.2002

 

Ma le dichiarazioni e gli allegati devono essere "attuali" (cioè essere riferiti all'epoca in cui si perfeziona il contratto).


Quindi far fare oggi al proponente una dichiarazione relativa all'inserimento o meno dell'immobile in denuncia dei redditi, o allegare un c.d.u.,  che al momento dell'esercizio dell'opzione sarà magari scaduto, mi sembrano soluzioni non convincenti.


Io, contestualmente alla concessione dell'opzione, rilascerei delega (o procura) alla controparte per presentare i documenti da allegare e rendere le dichiarazioni spettanti al venditore.